Cicloturismo/Osoppo
Losone - Osoppo
30-10-1999 - 02-11-1999
km
220
160
95
120
595
dislivello
1470
2005
2025
1485
6925
30/10/1999 Losone - Sirmione
220 km
1470 m
Partenza 7:45
Arrivo 17:15
Perché
questo
viaggio
cosi
tardi
nella
stagione?
Ero
al
limite
dello
stress,
perciò
per
dimenticare
l'informatica
con
il
suo
"Millennium
Bug",
trovai
un
solo
rimedio:
il
cicloturismo.
Per
di
più
l'amico
Mauro
Gallina
di
Buia
(Friuli)
festeggiava
il
suo
compleanno
(50
anni)
perché
quindi
non
andare
a
trovarlo
in
bicicletta,
approfittando
cosi
di
scoprire
nuove
zone
montagnose?
Purtroppo
però
mia
moglie
e
mio
figlio
Dominique
non
accettano
di
raggiungermi
in
macchina,
per
paura
della
nebbia
nella
pianura
padana.
Sarà
quindi
l'amico
Federico
Terzi
di
Golino
che
mi
raggiungerà
4
giorni
più
tardi
nel
Friuli
per
effettuare il viaggio di ritorno in vettura.
Fisso le borse (8kg) sul portabagaglio posteriore e partenza!
Dopo
20km
è
il
Monte
Ceneri
(554m)
che
mi
aspetta.
Il
sole
scompare
sotto
la
nebbia
a
partire
da
Chiasso,
Non
lo
vedrò
più
per
tutta
la
giornata.
La strada non ha segreti sino a Bergamo.
Faccio la mia prima fermata a Cologne dopo 150km non senza avere prima ammirato il fiume Oglio.
Arrivo a Brescia alle 15:20. Gironzo in questa graziosa città tra: la torre Pallata, piazza della Loggia, il Duomo, il tempio Capitolino ecc.
Riparto in direzione del lago di Garda.
Vicino
a
Rezzato
contemplo
la
Villa
Fenaroli
costruita
nel
1747
e
dichiarata
monumento
nazionale.
Peccato
la
nebbia
non
mi
permette
di
fare
migliori fotografie.
Decido di proseguire sino alla penisola di Sirmione: un luogo sul lago di Garda che bisogna assolutamente visitare!
Monte
Ceneri
versante
nord.
Sullo sfondo il lago Maggiore
Brescia, piazza della Loggia
Villa Fenaroli
L’entrata di Sirmione
31/10/1999 Sirmione - Bassano del Grappa
160 km
2005 m
Partenza 7:10
Arrivo 16:15
Questa
notte
l'ora
è
cambiata,
di
conseguenza
parto
abbastanza
presto
purtroppo
nella
nebbia.
Mi
fermo
a
Verona
per
contemplare
il
Castelvecchio e l'arena sempre nella nebbia.
Proseguo la mia strada sino a Soave, piccolo paese medievale molto conosciuto per i suoi vini.
La salita che mi porta a Castelcerino mi permette di uscire dalla nebbia. Come si sta bene al sole in mezzo ai vigneti!
Sono sorpreso per un'altra salita tra S. Giovanni e Chiampo. Com'è impegnativa, sulla carta mi pareva insignificante!
Mi
fermo
a
S.
Pietro
Mussolino
per
ristorarmi.
Adesso
prendo
la
direzione
del
passo
S.
Caterina
(801m)
via
Altissimo.
Posso
salire
in
maniche
corte perché la temperatura è piacevole.
Una bella discesa mi porta a Valdagno.
Ancora un'ultima difficoltà, il passo del Zovo (631m). Malgrado la stanchezza apprezzo questa magnifica zona.
Arrivo a Schio verso le 15:00.
Proseguo sulla mia strada e arrivo finalmente a Bassano del Grappa, una graziosa città sul fiume Brenta.
01/11/1999 Bassano del Grappa - Roncan
95 km
2025 m
Partenza 7:50
Arrivo 15:00
All'uscita
di
Bassano
ritrovo
la
nebbia
che
mi
accompagna
sino
a
Cornuda
vicino
al
fiume
Piave.
Su
questo
troncone
si
rompe
un
raggio
della
mia
ruota
posteriore,
dalla
parte
sbagliata
naturalmente!
Anche
se
sono
attrezzato
per
sostituire
il
raggio,
mi
accontento
di
raddrizzare
la
ruota
e quindi non mi creerà più problemi sino a Osoppo.
Attraverso
dei
magnifici
vigneti
nei
paraggi
di
Valdobbiadene,
zona
molto
conosciuta
per
i
suoi
vini
bianchi.
Il
tempo
è
splendido.
Transito
attraverso un passo vicino a Combai. La discesa mi porta poi ai piedi del passo San Boldo a Tovena.
Il
San
Boldo,
che
magnifico
monumento
con
la
sua
strada
di
15
km
(Tovena
-
S.Antonio)
costruita
nel
1918
dalle
truppe
austro-ungheresi.
La
strada
è
stata
realizzata
in
150
giorni,
incredibile!
Più
di
1400
persone
(donne
e
bambini
compresi)
lavorarono
su
questo
cantiere.
Non
ci
fu
difficoltà nel trovare il personale, siccome il mangiare era assicurato sul posto. Altri tempi naturalmente!
Il traffico è regolato da semafori.
La
traversata
da
S.
Antonio
al
Nevegal
(1030m)
passando
da
Pranolz,
Valmorel
e
Tassei
è
splendida,
poco
traffico
tra
questo
paesaggio
autunnale.
Arrivo
a
Roncan
alle
15:00.
Questa
sera
sono
ospite
da
amici
che
ho
conosciuto
durante
la
mia
infanzia
nel
Giura
neocastellano
(Le
Locle).
Flora
e
Michel
Berger
mi
accolgono
calorosamente.
Possiedono
un
magnifico
garni
con
idromassagi!
Se
avete
l'occasione
di
passare
nella
zona...., ci sono tanti sentieri i quali permettono di praticare il montain bike.
Durante la cena preparata da Flora, ci rimembriamo gli anni vissuti in Svizzera francese.
02/11/1999 Roncan - Osoppo
120 km
1485 m
Partenza 7:50
Arrivo 15:00
Dopo un'abbondante colazione e dopo aver salutato i mie amici, parto per l'ultima tappa.
Prendo la direzione di Longarone tristemente conosciuta per la tragedia del 09/10/1963.
Salendo
la
strada
che
conduce
alla
diga
del
Vaiont
e
al
passo
San
Osvaldo
(807m)
penso
alla
massa
di
acqua
che
traboccava
sopra
la
diga
portando via tutto al suo passaggio e uccidendo 2000 abitanti.
Questo
disastro
è
stato
provocato
da
una
parte
di
montagna
caduta
nel
lago
e
con
la
struttura
della
diga
che
ha
resistito.
La
gola
a
valle
della
diga è impressionante e molto profonda. E strano vedere una diga senza il lago. Infatti, dopo la catastrofe, l'infrastruttura non è più in funzione.
Devo vestirmi bene per fare la discesa del passo S. Osvaldo. La temperatura è piuttosto fresca e non c'è più il sole.
Una
lunga
valle
mi
porta
a
Barcis.
Il
suo
lago,
normalmente
di
un
colore
blu-verde
molto
caratteristico,
non
ha
il
suo
fascino
abituale,
perché
la
pioggia minaccia.
nizio
la
salita
della
forcella
di
Pala
Barzana
(840m),
un
passo
con
una
pendenza
non
indifferente
in
certi
posti!.
La
maggior
parte
della
salita
è
nel bosco. Incontrerò nessuna macchina su questo passo. In cima la nebbia fa la sua apparizione e il cielo è sempre più scuro.
Ricevo le prime gocce d'acqua durante la discesa.
Attraverso Poffabro direzione Navarons e Meduno.
Una fermata di 30 minuti si impone per lasciar passare il temporale.
Attraverso il fiume Tagliamento, il paese di S. Daniele del Friuli è molto conosciuto per il suo eccellente prosciutto crudo.
Ancora 10km. All'entrata di Osoppo incontro il mio chauffeur Federico che arrivava alla meta proprio nel mio stesso istante !
Passeremmo una bella serata in compagnia di Mauro e di sua moglie. Il ritorno è previsto per il giorno seguente in auto.
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