Cicloturismo/Ruta de la Plata
Percorso
Grenoble-La Chapelle en Vercors
La Chapelle-en-Vercors - Privas
Privas - Les Vans
Les Vans - Florac
Florac - Blandas
Blandas - Olargues
Olargues - Carcassonne
Carcassonne - St. Paul-de-Fenouillet
St. Paul-de-Fenouillet - Prats-de-Mollo
Prats-de-Mollo - Solsona
Solsona - Alcarràs
Alcarràs - Gargallo (El Collado)
Gargallo (El Collado) - Albarracin
Albarracin - Cuenca
Cuenca - Mota del Cuervo
Mota del Cuervo - Ciudad Real
Ciudad Real - Montoro
Montoro - Córdoba
Córdoba - Sevilla
Sevilla - Zafra
Zafra - Cáceres
Cáceres - Las Mestas
Las Mestas - Salamanca
Salamanca - Bragança
Bragança - Allariz
Allariz - Santiago de Compostela
Totali
km
75
125
95
125
110
115
90
100
105
145
120
145
140
115
115
135
145
45
140
150
140
145
105
165
160
155
3205
dislivello
1705
1660
1310
2470
1930
1325
1085
1450
1625
2110
890
1900
1620
1405
1140
415
1340
340
450
1600
830
1560
1540
1380
2435
2280
37’795
Ore di sella
5:00
7:00
5:40
9:00
7:35
6:30
5:10
5:45
6:35
8:35
6:30
8:20
8:50
7:00
6:35
7:35
8:05
3:15
6:50
8:40
7:05
8:35
7:15
8:10
9:40
9:35
188:45
Passi
5
8
3
14
11
4
4
7
6
8
2
3
4
3
1
--
5
--
--
5
3
11
1
--
6
5
119
Click sul punto rosso sulla carta per accedere alla descrizione/diaporama dcorrispondente
Introduzione e considerazioni
Non
sono
passati
2
mesi
dopo
il
mio
ritorno
da
Santiago
di
Compostela
nel
2009
che
schizzavo
già
un
nuovo
viaggio
verso
la
Galizia.
Ma
questa
volta
percorrendo la « Ruta de la Plata » (Sevilla-Santiago).
Il viaggio, con partenza da Grenoble, era previsto nel 2011, anno del mio pensionamento.
Purtroppo, a fine 2010, una seria malattia ha rimesso tutto in questione ed ho archiviato il progetto.
Fine
2012,
dopo
la
terribile
traversata
del
deserto,
ho
ripreso
in
considerazione
il
progetto.
Ne
ho
fatto
una
versione
«light
»
con
più
tappe
e
rinunciando
ad
una
ventina
di
passi
affinché,
nelle
nuove
condizioni
che
mi
trovavo,
il
progetto
venisse
più
“umano”.
In
più,
come
primo
obiettivo,
mi
sono
fissato
di
raggiungere i Pirenei con la possibilità di ritorno da Perpignan o Barcellona. Avrei fatto il bilancio sul posto.
La
primavera
2013
è
da
citare
negli
annali.
Infatti
le
condizioni
meteorologiche
sono
pessime
per
allenarsi.
Pioggia,
neve
e
freddo
sono
spesso
d’attualità.
Rimando perciò in continuazione la mia partenza, perché nevica nel Vercors.
Finalmente
il
2
giugno
mi
lancio
nell’avventura
con
3820km
nelle
gambe
e
13kg
di
bagagli
ripartiti
in
due
borse
posteriori
et
una
borsetta
davanti.
Da
notare che ho quasi 3kg di rifornimento, in quanto la mia malattia mi ha lasciato con qualche problema di alimentazione.
Ogni
sera
ho
potuto
comunicare
e
“vedere”
mia
moglie
grazie
a
Skype
caricato
sul
mio
telefono.
Quotidianamente,
sempre
con
il
telefono,
ho
alimentato
un diaporama con qualche foto per metterlo a disposizione dei amici e al club dei 100 Colli.
Domenica 02 giugno Grenoble-La Chapelle-en-Vercors 75 km 1705 m
accesso diaporama 21 foto
Un amico mi porta sino a Domodossola per prendere il treno alle 6:15.
Dopo un cambio a Briga poi a Ginevra, arrivo a Grenoble alle 12:05.
Senza
perdere
tempo,
seguo
il
fiume
Isère
poi
prendo
la
direzione
di
Seyssins
per
raggiungere
col
de
Cossey
dove
mi
aspetta
il
cartello:
col
de
Comboire!
Com`è lunga la salita di Saint-Nizier! Per fortuna la vista su Grenoble è bella e quindi ricompensa il mio sforzo!
Faccio una fermata a Les Guillets per visitare la necropoli della resistenza. Le montagne sono parzialmente nascoste dalla nebbia.
A Saint-Nizier scendo sul passo Le Goulet (in andata-ritorno)per poi proseguire in direzione di Villard-de-Lans.
La
strada
delle
Gorges
de
la
Bourne
è
chiusa
a
qualsiasi
traffico.
Mi
ripiego
sul
belvedere
di
Valchevrière,
purtroppo
nella
nebbia.
Per
fortuna,
qualche
settimane
dopo
sarei
passato
sullo
stesso
luogo
con
mia
moglie,
ma
in
automobile.
Ciò
mi
permetterà
di
aggiungere,
nel
diaporama,
le
foto
del
paesaggio che avrei dovuto scoprire da questo belvedere.
Fa
freddo
e
una
fermata
al
rifugio
Le
Goutarou
è
la
benvenuta.
Dopo
avere
bevuto
un
tè
bollente,
indosso
degli
abiti
caldi
per
terminare
la
tappa.
Mi
restano ancora tre passi da transitare: le col d’Herbouilly, Chalimont e, dopo avere traversato Saint-Agnan-en-Vercors, il Collet.
Verso le 18:30 arrivo al termine della mia prima tappa ed alloggio all’hotel Bellier.
L
unedi 03 giugno La Chapelle-en-Vercors - Privas 125 km 1660 m
accesso diaporama 54 foto
Ho piacere nel transitare il col de Carri, la circolazione è quasi inesistente e la vista magnifica.
Dal col de la Machine, contemplo la Combe Laval, è splendida.
Su
un
tratto
“spacca-gambe”,
raggiungo
il
col
de
la
Bataille
che
porta
bene
il
suo
nome
a
causa
del
Mistral,
è
una
vera
battaglia
raggiungere
la
galleria
!!
Devo vestirmi caldamente per affrontare le fredde burrasche!
Dopo
avere
transitato
il
col
des
Limouches,
qualche
chilometro
prima
di
Peyrus,
ritrovo
Thierry
Labour
venuto
in
mio
incontro.
A
Malissard,
da
Thierry,
una eccellente torta accompagnata da una birra mi rinvigorisce.
Nessun
problema
per
attraversare
Valence,
infatti
Thierry,
meglio
di
un
GPS,
mi
guida
per
prendere
la
strada
in
direzione
di
la
Voultre-sur-Rhône.
Ho
il
morale alle stelle, questo piccolo incontro mi ha fatto bene e in più il mistral è in favore!
Dopo avere transitato il piccolo col des Viaux, arrivo a Privas dove alloggio all’hotel “La Chaumette”.
M
artedi 04 giugno Privas - Les Vans 95 km 1310 m
accesso diaporama 47 foto
Partenza tutta in salita per transitare i passi dell’Arénier e dell’Escrinet. La temperatura è decisamente fresca.
Dopo
una
breve
visita
ad
Aubenas,
mi
dirigo
in
direzione
di
Vogüé,
Balazuc,
Labeaume.
Sono
graziosi
paesi
tipici
dell’Ardèche.
Non
c’è
ancora
la
grande
invasione di turisti.
Vicino a Labeaume, ritrovo un conoscente incrociato durante un giro vicino a casa mia un anno fa.
Non essendo sicuro di trovare alloggio più avanti, alle 15:00 mi fermo a Les Vans (hotel Le Vanseen).
M
ercoledi 05 giugno Les Vans - Florac 125 km 2470 m
accesso diaporama 80 foto
Prima
di
Malbosc
un
cicloturista
mi
raggiunge.
Si
tratta
di
Daniel
Martinez
(CC6151).
La
maglia
dei
cento
colli
che
indosso
permette
di
farmi
notare
da
altri membri ! Essendo un regionale, Daniel mi dà qualche informazioni sulla strada che ho previsto di percorrere. Ci separiamo al bivio di Bonnevaux.
Dopo
avere
transitato
diversi
colli,
arrivo
a
Vialas.
Invece
di
continuare
in
direzione
di
Pont-de-Monvert,
decido
di
passare
dal
passo
della
Banette.
Decisione ricompensata, infatti il passo è bellissimo: è situato su una strada praticamente senza circolazione.
Nel
grazioso
paese
Pont-de-Monvert
faccio
un
nuovo
incontro
con
un
membro
dei
100
colli,
questa
volta
con
Christine
Grisval,
recentemente
iscritta
nel
club (CC7029). Viaggia con borse assieme ad un gruppo di cicloturisti.
Com’è bello il passo del Sapet, anche perché è piacevole viaggiare su una strada senza circolazione.
Dopo
avere
transitato
il
colle
dell’Oumenet,
arrivo
a
La
Barre-des-Cevennes
dove
ho
previsto
di
alloggiare.
Purtroppo
non
trovo
una
camera
per
dormire,
dovrò
dunque
proseguire
sino
a
Vebron.
Prima
della
mia
partenza
avevo
notato
2
alberghi
su
internet.
Transito
i
colli
del
Rey,
Faïsses
e
di
Solpérière
per
arrivare
finalmente
a
Vebron.
Poca
fortuna:
i
2
alberghi
sono
chiusi
definitivamente,
la
crisi
è
presente
dappertutto!
Diversi
abitanti
mi
consigliano
il
paese di Florac. Non avendo alternative aggiungo 10km alla mia giornata che dovrò poi rifare in senso contrario il giorno seguente!!
Alloggio al Grand Hotel Parc.
Giove
di 06 giugno Florac - Blandas 110 km 1930 m
accesso diaporama 72 foto
Ancora un bellissimo colle, il Perjuret. Proseguo poi sul Fourques.
Nelle
lontananze
distinguo
le
antenne
del
Mont
Aigoual.
In
cima
faccio
una
lunga
pausa
ed
approfitto
di
una
stupenda
vista
a
360
gradi
dall’osservatorio
meteorologico.
In Francia è l’ultima stazione meteorologica di montagna aperta tutto l’anno.
Scopro
che
il
Mont
Aigoual
è
frequentato
da
numerosi
ciclisti
nel
mese
di
giugno.
Ne
faccio
il
giro
e
transito
dal
colle
di
Trepaloup
per
poi
tuffarmi
sul
paese di Le Vigan. Prima però transito su diversi passi tra il quale Le Minier situato su uno spartiacque dell’ oceano Atlantico e del Mediterraneo.
A
Le
Vigan
non
posso
sbagliare
strada
per
raggiungere
i
Signori
Cambessedes.
Infatti
Guy
mi
ha
aiutato
a
trovare
il
percorso
grazie
ai
cartelli
di
indicazione posti ai bordi della strada.
Ancora
un
incontro
che
aiuta
il
morale.
Mentre
parlo
con
Christine
(CC1670),
mangiando
un’eccellente
torta
fatta
in
casa,
Guy
(CC1420)
mi
riserva
una
camera a Blandas situato a 30km da Le Vigan. Ringrazio ancora entrambi per l’attenzione.
Prima di prendere possesso della mia camera, vado ad osservare il famoso “Cirque de Navacelles” che scoprirò più in dettaglio all’indomani.
Alloggio alla locanda “Anglade” , eccellente qualità/prezzo.
V
enerdi 07 giugno Blandas - Olargues 115 km 1325 m
accesso diaporama 76 foto
Prima
di
tuffarmi
nel
«
Cirque
de
Navacelles,
contemplo
il
canyon
scavato
dal
fiume
Vis
che
offre
uno
spettacolo
grandioso.
Le
gole,
molto
incassate,
tagliano gli altipiani calcarei di Blandas (Gard) e di Larzac (Hérault) su un’altezza di 300m.
Il paese di Navacelles è costruito sui bordi di un meandro prosciugato da 6000 anni.
Sono le 8:00 e sono l’unico turista!
La salita sul versante Hérault è molto in pendenza, devo mettere il più piccolo rapporto (22x27).
Dopo
avere
transitato
su
tre
colli,
tra
il
quale
il
Pas
du
Collet
(FR-34-0621),
leggermente
fuori
della
strada
asfaltata,
mi
fermo
al
“prieuré
de
St
Michel-
de-Grandmont” per una breve visita.
Poi farò un’ulteriore fermata a Lodève per il rifornimento.
Che caldo sulla salita del passo della “Baraque de Bral”. Sudo a “grosses gouttes”!
Faccio tappa ad Olargues, un grazioso paese che merita di essere visitato. Alloggio all’hotel Laissac.
Sabato
08 giugno Olargues - Carcassonne 90 km 1085 m
accesso diaporama 27 foto
Lascio Olargues sotto un cielo molto grigio.
Arrivo a transitare il colle “des Usclats” con la strada asciutta, non sarà il caso per i passi seguenti!
A causa della pioggia e della nebbia, mi è impossibile contemplare il paesaggio. Peccato, perché “sento” che questa regione meriterebbe una visita.
La
discesa
del
colle
“de
Salette”
è
impegnativa.
Arrivo
a
Caunes-Minervois
congelato.
Mi
fermo
in
un
bar
per
riscaldarmi
ed
approfitto
per
fare
un
rifornimento.
Proseguo lungo il canale “du Midi” per raggiungere Carcassonne. Che tranquillità, nessun traffico su una strada sterrata.
Prima
di
recarmi
in
albergo
vado
a
timbrare
la
mia
carta
di
pellegrino
a
“Notre
Dame
de
l’Abbaye”
vicino
alla
“Cité
médiévale”.
In
fine
giornata
devo
effettuare un grande servizio alla mia bici in quanto si trova in uno stato pietoso!
Alloggio all’hotel Espace Cité.
D
omenica 09 giugno Carcassonne - Saint-Paul-de-Fenouillet 100 km 1450 m
accesso diaporama 61 foto
Faccio una rapida visita all’abbazia di St-Hilare.
Raggiungo
due
colli
sterrati
leggermente
fuori
della
strada
principale,
il
colle
del
“Buc”
ed
il
“Pas
de
la
Crouzette”.
Il
cartello
di
quest’ultimo
si
trova
sulla
strada principale.
Sul colle di “Valmigère” il cielo diventa sempre più coperto.
Attraverso la “Méridienne Verte” (meridiano di Parigi) ai vecchi bagni di Rennes-les-Bains.
Dopo Bugarach inizia il magnifico passo “Linas”.
Inizia
a
piovere
a
partire
dal
passo
“Bancarel”.
Mi
fermo
al
“Vieux
Moulin”
all’entrata
delle
gole
di
Galamus:
piove
troppo!
Approfitto
di
questa
fermata
per mangiare. Quando la pioggia diminuisce di intensità riprendo il mio viaggio.
È un sacrilego attraversare le gole di Galamus sotto l’acqua. Sono convinto che perdo una parte del loro “charme” ma non ho la scelta!
Sono contento di arrivare a St-Paul-de-Fenouillet, potrò asciugare i miei piedi!
Alloggio all’hotel Le Châtelet a circa 2km de St-Paul-de-Fenouillet.
L
unedi 10 giugno St-Paul-de-Fenouillet - Prats-de-Mollo 105 km 1625 m
accesso diaporama 83 foto
Con
il
vento
in
favore,
passo
dalla
“Clue
de
la
Fou”,
sotto
la
strada
intravedo
un
resto
di
ponte
romano,
poi
più
in
là
il
paese
di
Ansignan
con
il
suo
acquedotto romanico.
Lungo il fiume Agly raggiungo Caramany con i suoi vigneti. Transito il passo di Peyreclause. Nel lontano indovino la catena dei Pirenei.
Transitato
il
passo
della
Sybille,
scendo
in
direzione
di
l’Ile-sur-Têt.
Una
fermata
si
impone
per
visitare
“les
Orgues”.
Purtroppo
il
lunedì
è
giorno
di
chiusura!
Determinato,
lascio
la
mia
bici
davanti
al
cancello
d’entrata,
il
quale,
per
fortuna
non
è
troppo
alto.
Così,
senza
troppa
difficoltà
posso
entrare
nel recinto!
Les “Orgues” sono impressionanti! Risultato dell’erosione di roccia sedimentarie vecchie di 4 milioni di anni.
Sono sorpreso dalla strada che conduce a Boule-d’Amont ed al passo di Fourtou. Non pensavo di trovare così numerose discese!
All’uscita
di
Boule-d’Amont
sorpasso
un
cicloturista,
vestito
in
modo
inabituale
che
spinge
la
sua
bicicletta.
È
partito
da
Béziers
per
recarsi
in
Catalogna.
Mi rassicura: -Ho tutto il tempo !-
Su una strada piacevole transito i passi Fang, Ram e Xatard. In seguito, una lunga discesa mi conduce ad Amélie-les-Bains.
Ho deciso: Visto che finora non ho avuto delle grandi difficoltà, proseguo il mio viaggio in direzione dalla Spagna.
Non so se sia stata la repentina decisione di proseguire il viaggio, ma la strada per raggiungere Prats-de-Mollo mi sembra impegnativa e lunga.
Sono solo le 15:30, dunque ho tutto il tempo per visitare “Fort Lagarde” sopra Prats-de-Mollo.
Alloggio all’hotel Bellevue, eccellente qualità/prezzo.
M
artedi 11 giugno Prats-de-Mollo - Solsona 145 km 2110 m
accesso diaporama 53 foto
Che
partenza
faticosa!
Mi
sembra
che
tutta
la
stanchezza
dei
giorni
precedenti
esca
questa
mattina.
Anche
se
la
pendenza
non
è
così
marcata
per
raggiungere
il
passo
della
Seille,
devo
utilizzare
il
22x25.
Con
la
mia
esperienza
sono
cosciente
che
bisogna
aver
pazienza.
La
“meccanica”
finirà
per
mettersi in movimento!
Finalmente
raggiungo
la
cima
del
passo.
Ho
una
stupenda
vista
sul
massiccio
del
Canigou.
Nessun
problema
per
transitare
il
passo
della
Guille,
il
dislivello è di 9 metri! Il passo d’Ares è più impegnativo, ma la strada in mezzo a prati con pecore e mucche è piacevole.
Lascio il dipartimento dei “Pyrénées Orientales” per penetrare la Spagna. Una lunga discesa mi porta al “Coll de Camprodon” (980m).
Raggiungo Ripoll sulla magnifica “Ruta del Ferro”, molto gettonata (soprattutto a piedi) dagli abitanti della regione.
Faccio un a pausa “rifornimento” sulla bella piazza di Ripoll.
Dopo
aver
transitato
il
passo
di
“Creu
de
Della”
(933m)
entro
nella
regione
“El
Berguedà”.
In
seguito
transito
altri
due
passi,
il
“Coll
de
Borredà”
(930m)
e i “Collet de la Serra” (700m), per raggiungere il lago artificiale di “Pantà de la Baells”.
Un ultimo piccolo passo prima di arrivare a Berga, Coll de Santa Magdalena (769 m).
Pensavo di dormire a Berga, ma sono solo le 15 :00, decido dunque di proseguire sino a Solsona.
Alloggio all’entrata di Solsona, all’hotel Gran Sol.
M
ercoledi 12 giugno Solsona - Alcarras 145 km 890 m
accesso diaporama 40 foto
Partenza
in
salita
per
raggiungere
la
Collada
de
Clara
(887m).
Il
tempo
è
magnifico.
Un
cartello
indica
Barcellona
135km
e
Tarragona
134km.
Visto
le
mie
condizioni
decido
di
proseguire
il
mio
viaggio
attraverso
la
Spagna.
Avrò
la
possibilità
di
rifare
il
punto
della
situazione
nelle
vicinanze
di
Madrid
e
se… in questo momento le forze venissero a mancare…
Transito il piccolo passo di “Estracs” (490m) vicino al lago di “Pantà de Rialb”.
Ecco
la
prima
ed
ultima
galleria
non
illuminata
di
tutto
il
mio
viaggio.
Per
fortuna
non
è
troppa
lunga,
ma
a
causa
di
una
curva,
non
vedo
l’uscita.
Installo
le mie luci previste in questi casi.
Faccio una lunga e interessante fermata a Balaguer.
Poi proseguo il mio cammino sino a Lleida dove visito il castello e la cattedrale posti su una piccola collina. Ancora 10km per raggiungere Alcarras.
In Catalogna gli automobilisti sono molto rispettosi verso i ciclisti!
Alloggio all’hotel Can Peixan (18€ con aria condizionata !)
Giove
di 13 giugno Alcarras - El Collado (Gargallo) 145 km 1900 m
accesso diaporama 47 foto
Dopo
qualche
km
da
Alcarras,
non
mi
rendo
conto
di
aver
transitato
il
"Coll
de
Vinganya"(125m).
Il
terreno
è
praticamente
piatto
sotto
un
cielo
senza
nuvole.
Entro nella provincia di Zaragoza, in Aragón. Lungo il Rio Sagre raggiungo Mequinenza con il suo magnifico castello sulla collina.
La strada che mi porta verso Caspe è piuttosto monotona. Mi avvicino e mi allontano continuamente dal Rio Ebro.
Senza
un
motivo
preciso
decido
di
non
attraversare
Caspe.
Utilizzo
la
circonvallazione,
poiché
penso
di
trovare
più
facilmente
una
stazione
servizio
per
finalmente comperare da bere, infatti sono al “limite” con le mie borracce.
Niente
da
fare,
nessuna
stazione
servizio.
Sono
preoccupato,
più
avanzo
più
diventa
caldo
e
le
borracce
sono
vuote!
Un
cartello
indica
la
prossima
stazione
servizio
a
20km,
cioè
nella
prossima
città:
Alcañiz!
Sulla
tratta
non
c’è
verso
di
trovare
un
bar,
un
ristorante
o
una
fontana.
Mi
rincresce
veramente di non avere fatto una fermata a Caspe, benché in Spagna è piuttosto raro trovare 60km di strada senza stazione servizio.
Entro
nella
provincia
di
Teruel
e
finalmente
raggiungo
Alcañiz.
Sono
morto
di
sete.
Bevo
tre
coca-cola
di
fila
ed
approfitto
di
fare
una
bella
provvigione
in
un negozio! Adesso che va meglio faccio una piccola visita della città.
All’uscita della città, un termometro indica 37 gradi. Malgrado il caldo, decido di passare dai laghi salati usufruendo di una strada sterrata.
Sono deluso, vedo solo macchie marroni chiaro. Mi aspettavo di trovare estese zone bianche di sale.
Faccio una nuova fermata a Calanda per bere una bevanda fresca. All’orizzonte il cielo diventa sempre più scuro.
Transito
il
“Collado
de
la
Hoya”
(590m)
prima
di
subire
il
più
grande
temporale
cicloturistico
della
mia
vita.
Sono
in
piena
campagna.
Non
c’è
nessun
riparo. Sono fermo sotto il mio poncho. Ogni tanto passa un veicolo al rallentatore, sono in difficoltà anche loro.
Improvvisamente
un
minibus
si
ferma
al
mio
lato.
Una
donna
esce
dal
veicolo
e
mi
propone
di
caricare
la
bicicletta
sul
minibus,
la
quale
in
pochi
secondi
si
bagna
dalla
testa
ai
piedi.
La
ringrazio
ma
ho
l’intenzione
di
proseguire
con
i
miei
mezzi.
Sono
comunque
impressionato
di
così
tanta
gentilezza.
Non
è
che capiti tutti i giorni!
Studiando
il
percorso
prima
di
partire
avevo
notato
un
albergo
in
cima
al
“El
Collado”
(969m)
situato
poco
prima
di
Gargallo.
È
il
benvenuto,
potrò
così
far asciugare mie vestiti!
Alloggio all’hotel Venta la Pintada.
V
enerdi 14 giugno El Collado (Gargallo) - Albarracin 140 km 1620 m
accesso diaporama 58 foto
Questa notte ha piovuto. Parto quindi un po’ più tardi del solito, a causa alla nebbia.
Dopo
10km,
prendo
la
vecchia
strada
che
conduce
a
“l’Antiguo
Porto
de
las
Traviesas”
(1180m),
una
strada
senza
traffico.
Mi
rendo
subito
conto
che
la
giornata sarà difficile. Non sono in forma, faccio fatica ad avanzare. Per fortuna il paesaggio è magnifico e la nebbia è scomparsa completamente.
Attraverso
Castel
de
Cabra
e
Montalbàn
per
fermarmi
a
Utrillas.
Sono
le
11:00
e
ho
percorso
solamente
30km.
Sono
senza
forze
ed
il
morale
a
zero,
sono in crisi. Penso perfin di fermarmi lì per la giornata.
Dopo una lunga pausa ed un rifornimento, decido comunque di proseguire.
Passo
vicino
ad
Escucha,
conosciuto
per
il
suo
museo-miniere.
Oggi
la
base
della
sua
economia
è
la
corrente
elettrica:
Escucha
possiede
una
centrale
termoelettrica.
Il
Puerto
de
San
Just
è
interminabile.
Cerco
di
far
passare
la
mia
crisi.
Sulla
cresta
ci
sono
numerose
eoliche.
Girano
a
pieno
regime,
ma
ahimè
il
vento
non è in mio favore. In discesa sorpasso raramente i 20km/ora, e ciò dovuto al vento. Quest’ultimo non cesserà per tutta la giornata!
Transito il “Puerto de Esquinazo” (1378m).
Accanto alla strada c’è una via ferrata con delle stazioni in rovina. Esiste una via verde, ma è troppo sconessa per mia bicicletta.
Finalmente
raggiungo
Teruel
ed
il
suo
magnifico
acquedotto.
È
una
piccola
città
molto
carina
e
calma.
Malgrado
le
16:30
e
la
mia
“piccola”
forma
decido
di
proseguire.
Ho
fretta
di
raggiungere
Albarracin,
ma
devo
ancora
lottare
contro
il
vento
e
percorrere
quasi
40km.
Transito
il
“Puerto
de
Gea”
(1104m)
e, come per incanto, il vento cessa.
Arrivo ad Albarracin alle 19:00 morto di stanchezza.
Alloggio all’hotel Albarracin.
Sabato
15 giugno Albarracin - Cuenca 115 km 1405 m
accesso diaporama 86 foto
Faccio il giro di Albarracin per fotografare questo magnifico villaggio.
Mi sento meglio di ieri e, soprattutto ne c’è il vento contrario!
Leggermente
fuori
della
strada
principale,
transito
il
“Collado
de
Casa
Carnero”
(1595m)
poi,
qualche
centinaia
di
metri
più
avanti
arrivo
alla
sorgente
del
fiume Tajo.
Entro nella provincia di Cuenca transitando “Puerto de El Cubillo”, 1617m, il punto più alto del mio viaggio.
La discesa nella Sierra de Valdeminguete è splendida.
Sono sulla riva dell’Embase de la Toba. Devo ammettere che questo lago artificiale non rovina per niente il paesaggio.
È sotto un caldo intenso che transito “Collado del Asno” (1300m).
Raggiungo
la
Cuidad
Encantada
(1410m).
La
visita
può
essere
fatta
unicamente
a
piedi.
È
incredibile
cosa
la
natura
ha
potuto
fare
per
creare
queste
sculture di roccia. Ognuno può immaginarsi una rappresentazione personale di queste forme, e perché no: una lotta tra coccodrillo e elefante.
Riprendo la mia strada in direzione di Cuenca avendo sempre il mio spirito nella Ciudad Encantada.
Dopo una dolce salita, arrivo sulle altezze di Cuenca. Si tratta di una città pittoresca frequentata da numerosi turisti.
Alloggio all’hotel Leonor de Aquitana nella città vecchia.
D
omenica 16 giugno Cuenca - Mota del Cuervo 115 km 1140 m
accesso diaporama 25 foto
La colazione prevista alle 8 :00 sarà servita solamente alle 8 :30. Nel frattempo approfitto ancora per fare un piccolo giro nella città vecchia.
La
partenza
ritardata
mi
obbliga
a
viaggiare
contro
un
vento
più
intenso.
Da
qualche
giorno
ho
notato
che
il
vento
ha
tendenza
ad
intensificarsi
col
passare della giornata.
Transito il Collado de Esteban (886m). Mi fermo a La Almarcha per bere e mangiare.
Sino a Belmonte il paesaggio è piuttosto monotono.
Ho la forza di salire la strada in forte pendenza che conduce al castello di Belmonte, purtroppo chiuso !
Prima di Mota del Curvo prendo una strada secondaria per scoprire un gruppo di sei mulini a vento che mi ricordano il passato: l’epoca di Don Quichotte.
Sono
solo
le
15:30,
ma
decido
di
fermarmi
a
Mota
del
Curvo.
Il
vento
è
troppo
violento
e
la
temperatura
sfiora
i
40
gradi.
Questa
fermata
precoce
mi
permette di fare il bucato che, con questa temperatura, asciugherà in poco tempo !
Alloggio all’hotel “Meson Don Quijote”. L’aria condizionata del bar è benvenuta per diversi abitanti della città.
L
unedi 17 giugno Mota del Cuervo - Ciudad Real 135 km 415 m
accesso diaporama 24 foto
Sapendo
che
dovrò
lottare
tutta
la
giornata
contro
il
vento,
decido
di
partire
alle
6
:30.
Avevo
comperato
il
necessario
per
la
colazione
il
giorno
precedente.
Si tratta di una tappa di transizione, senza colli. Malgrado il poco dislivello essa risulta impegnativa a causa del vento.
Scopro ancora dei mulini a vento vicino ad Alcázar de San Juan.
Attraverso Puerto Lapice, carino paesino dove Don Quijote è messo in evidenza.
Finalmente raggiungo Damiel, dove faccio una pausa. Ne ho abbastanza di questo vento contrario !
Ma dovrò lottare ancora 35km per raggiungere Ciudad Real, città di 75'000 abitanti a 190km da Madrid.
Alloggio all’hotel Almarzor.
M
artedi 18 giugno Ciudad Real - Montoro 145 km 1340 m
accesso diaporama 31 foto
Se
tutto
va
bene,
stasera
sarò
in
Andalusia
!
L’idea
di
capitolare
a
Madrid
non
entra
più
in
considerazione.
Ho
deciso,
proseguirò
sino
a
Sevilla
dove
farò
un nuovo punto della situazione !
Il cielo è grigio. La temperatura è ideale per pedalare e, soprattutto non c’è vento !
Dopo 45km arrivo a Puertollano.
Transito
Puerto
Pulido
(850m)
per,
in
seguito,
attraversare
la
larga
“Valle
de
Alcudia”.
In
lontananza
indovino
il
passaggio
del
Puerto
de
Nifla
(902m).
Raggiungo
quest’ultimo
sotto
un
cielo
sempre
più
minaccioso.
Transito
ancora
all’asciutto
il
Collado
de
Hortal
(783m),
ma
raggiungo
Puerto
de
Valparrediso (850m) sotto l’acqua.
Mi fermo un’ ora abbondante a Fuentecaliente sperando che la meteo migliori. Niente da fare, dovrò viaggiare con il poncho sino a Cardeña.
Un cartello indica « Comunidad de Andalucia » , il morale è alle stelle !
Transito ancora il Collados Bajos (665m) per raggiungere Montoro, termine della mia tappa odierna.
Alloggio all’hostal Montoro, all’uscita del paese. 30€ cena compresa.
M
ercoledi 19 giugno Montoro - Córdoba 45 km 340 m
accesso diaporama 40 foto
Un’altra giornata di crisi. Per fortuna la tappa è corta, poiché sono in un stato di stanchezza che mi preoccupa. Di nuovo il mio morale è in ribasso.
Arrivo
su
una
strada
non
più
curata
accanto
all’autostrada.
Il
fondo
stradale
è
ancora
bagnato
dalla
giornata
precedente,
c’è
palta
dappertutto.
A
Villafranca de Còrdoba devo smontare le ruote per eliminare la terra incollata ai parafanghi !
Arrivo
a
Cordoba
stanchissimo.
Il
mio
unico
pensiero
è
di
trovare
un
albergo.
Dalle
13:00
alle
17:00
dormo
profondamente.
Questo
riposo
mi
fa
bene,
mi
sento un’altra persona !
Visito una parte di questa magnifica città (330'000 abitanti). Dopo la cena ritorno rapidamente all’hotel Mezquita, ho bisogno ancora di ricuperare.
Giove
di 20 giugno Córdoba - Sevilla 140 km 450 m
accesso diaporama 45 foto
Mi sento decisamente meglio. Solo l’idea di arrivare a Sevilla mi stimola.
Attraverso Almodóvar del Río, grazioso paese con il suo castello sopra una vicina collina. Arrivo nella provincia di Sevilla ed attraverso il Río Gualdaquivir.
Entro a Sevilla su una strada secondaria e mi dirigo in direzione del fiume Gualdaquivir per utilizzare la pista ciclabile sulla riva sinistra.
Con la mia “randonneuse” mi sposto nella zona pedonale. Trovo Sevilla più tranquilla che Córdoba e dunque più piacevole nel visitarla.
In
fine
giornata
mi
reco
all’albergo
della
gioventù
“Triana”
(tenuto
da
francesi,
13€)
che
è
anche
un
punto
di
partenza
per
i
pellegrini
della
“Ruta
de
la
Plata”.
La
stanza
per
6
persone
è
occupata
unicamente
da
una
francese
e
me.
È
stupita
quando
le
dico
che
penso
di
impiegare
9
giorni
(in
realtà
7)
per
raggiungere Santiago, per contro lei ne prevede 40 a 45, ma a piedi !
V
enerdi 21 giugno Sevilla - Zafra 150 km 1600 m
accesso diaporama 43 foto
Per
evitare
al
massimo
il
traffico,
parto
presto
da
Sevilla.
Peccato,
la
mia
partenza
mattutina
non
mi
permette
di
entrare
nel
recinto
dell’anfiteatro
d’Itálica a Santiponce. Essendo l’apertura alle 9:00, dovrei aspettare più di un ora.
Transito diversi passi ma non troppo impegnativi. Ecco un cartello, “Alto de Palancar”, forse un futuro passo.
Entro nella “Comunidad de Extremadura” poi transito Puerto de la Cruz, il più lungo ed alto colle della giornata.
Riempio
una
borraccia
in
una
stazione
servizio.
Piuttosto
distratto,
la
dimentico
su
un
tavolo.
A
Fuente
de
Cantos
mi
rendo
conto
della
dimenticanza.
Dovrò ritornare a prenderla aggiungendo così 10km al percorso della giornata !
Alloggio all’hotel Las Heras
Sabato
22 giugno Zafra - Cáceres 140 km 830 m
accesso diaporama 80 foto
Transito
Puerto
de
Sevilla
(307m)
vicino
a
Mérida.
Questa
città
è
veramente
splendida.
Numerosi
vestigi
romani
sono
ripartiti
in
diversi
luoghi.
L’acquedotto de los Milagros è impressionante.
Questa sera Julio Iglesias canterà nell’anfiteatro romano.
Una
copia
di
francesi
mi
segnalano
che
sono
pure
loro
membri
(3381
e
1755)
del
club
dei
100
colli.
Si
tratta
di
Huguette
e
di
Louis
Bondu
che
abitano
ad
Angers. Non so ancora che avró l’opportunità di incontrarli, per caso, due giorni più tardi, in piena campagna nelle vicinanze di Salamanca !
Transito Puerto de las Herrerías (473m) e mi fermo a Casas de Don Antonio.
Approfitto di un matrimonio per penetrare il parco del Castillo de la Arguijuela de Abajo, in un magnifico castello.
Prima di entrare a Cáceres, transito Puerto de las Camellas (494m).
Anche se la vecchia città di Cáceres è bella, trovo Mérida più attraente.
Alloggio all’hotel Iberia.
D
omenica 23 giugno Cáceres - Las Mestas 145 km 1560 m
accesso diaporama 62 foto
Attraverso il Río Tajo. E pensare che 8 giorni fa ero alla sua sorgente !
Durante
la
preparazione
del
mio
viaggio,
avevo
deciso
di
“uscire”
dalla
Ruta
de
la
Plata
per
penetrare
in
“Las
Hurdes”,
siccome
avevo
visionato
un
documentario della regione di Luis Buñuel girato nel 1933. Questo mi aveva impressionato sulle condizioni di vita dell’epoca. Situazioni incredibili !
Per fortuna, le condizioni attuali sono cambiate !
Dopo aver transitato una decina di passi, arrivo a Las Mestas con la sua “piscina” naturale.
Alloggio all’Hospedería Hurdes Reales
L
unedi 24 giugno Las Mestas - Salamanca 105 km 1540 m
accesso diaporama 84 foto
Faccio
una
prima
fermata
a
Las
Batuecas.
Il
convento,
che
si
trova
fuori
dalla
strada
principale
è
chiuso.
Ancora
una
volta
arrivo
troppo
presto
!
Per
contro posso ammirare il sentiero delle radici (camino enraizado).
La salita, con numerosi tornanti, del El Portillo è splendida. Malgrado uno stato di stanchezza pronunciato, arrivo ad apprezzarla !
Faccio una lunga fermata a La ALberca, un magnifico paese visitato da numerosi turisti.
Salgo sino all’Hotel Termal Abadia De Los Templarios, un imponente **** dal quale posso osservare la Peña de Francia, un mini Ventoux !
La
strada
che
conduce
a
Salamanca
è
faticosa
a
causa
del
vento
contrario.
Pedalo
con
la
testa
fissa
sulla
ruota
anteriore.
Improvvisamente
vedo
una
macchina
ferma
sul
bordo
della
strada.
I
due
occupanti
mi
aspettano
con
un
apparecchio
foto.
Simpatica
sorpresa,
si
tratta
della
copia
Bondu
incontrati
due giorni fa a Mérida. Sono andati anche loro a visitare La Alberca.
Con la sua cattedrale in primo piano, l’entrata a Salamanca dal ponte romano è impressionante. È una città (155'000 abitanti) da visitare a tutti i costi.
All’uscita della città, alloggio all’hotel Moderno, in faccia allo stadio del club di Salamanca dichiarato in fallimento.
M
artedi 25 juin Salamanca - Bragança 165 km 1380 m
accesso diaporama 54 foto
Le
condizioni
di
luce
sono
ben
diverse
da
Grenoble.
Alle
22:00
si
possono
ancora
osservare
alcuni
raggi
di
sole,
mentre
la
mattina
non
è
possibile
viaggiare prima dalle 6:30. Orario quindi della mia partenza.
Arrivo nella provincia di Zamora e raggiungo questa città prima delle 10:00. Mi sento in forma anche grazie ad un leggero vento in favore !
Mérida, Salamanca, Zamora hanno un punto in comune: un ponte romano all’entrata della città !
Zamora, città di 66'000 abitanti, non ha la bellezza di Salamanca, ma merita lo stesso una visita.
Prendo
la
direzione
del
Portogallo,
sempre
con
une
leggera
brezza
a
favore.
Mi
fermo
a
Trabazos
per
rendere
visita
ad
un
conoscente
che
abitava
a
Losone.
A partire dalla frontiera portoghese, viaggio per 15km su una strada a doppia corsia. Per fortuna il traffico non è intenso !
Una strada secondaria mi porta al “Castillo de Bragança”, situato su una collina.
Bragança è una piccola città frontaliera di 35'000 abitanti molta tranquilla.
Alloggio all’hotel Túlipa, buoni qualità/prezzo.
M
ercoledi 26 juin Bragança - Allariz 160 km 2435 m
accesso diaporama 63 foto
Ancora
una
partenza
mattutina.
Ho
qualche
difficoltà
a
trovare
la
strada
giusta.
Dopo
vari
tentativi
finalmente
mi
dirigo
in
direzione
del
“Parque
national
de Montesinho” su una strada praticamente senza traffico.
Sono
a
cavallo
sul
confine
ispano-portoghese,
transito
l’Alto
da
Fonte
do
Inferno
e
l’Alto
de
Va
do
Carballo
(2
passi
non
repertoriati)
prima
di
transitare
A
Portela (ES-ZA-1127).
Ritrovo
il
“camino
sanabrese”
a
Lubiàn.
Inizio
la
salita
a
Portela
de
Canda
su
una
strada
secondaria.
La
ZA-931
segue
l’autostrada
A-52,
la
nazionale
N-
525 e la ferrovia. Non sono le vie di comunicazione che mancano !
Transitando Portela de Canda, entro nella provincia di Ourense.
Salgo sull’Alto do Cañizo (1085m), prima di arrivare a A Gudina.
Transito l’Alto da Méson de Erosa (895m) e l’Alto de Fumaces (879m) per poi arrivare su una lunga discesa verso Verín.
Il
caldo
è
intenso
nel
salire
Porto
das
Astibadas,
sento
la
stanchezza
sopraffarmi.
Forse
esagero
con
le
distanze,
ma
intravedo
la
possibilità
di
raggiungere Santiago all’indomani: un obiettivo irreale tre settimane fa !
Percorro ancora Alto de Allariz (741m) per finalmente raggiungere Allariz, sono ben “cotto” !
Alloggio all’hotel O Portelo Rural.
Giovedi 27 juin Allariz - Santiago de Compostela 155 km 2280 m
accesso diaporama 48 foto
Segretamente spero di terminare il mio viaggio stasera, ho fretta di ritrovare mia moglie e la nostra casa.
All’uscita
di
Ourense,
utilizzo
una
piacevole
pista
ciclabile
che
costeggia
il
fiume
Río
Miño.
Diversi
bagni
termali
sono
posti
accanto
al
fiume.
Diversi
abitanti della regione approfittano di questa acqua particolarmente calda.
Transito l’Alto do Boliño (810m) poi, subito dopo, l’Alto do Paraño (800m).
Entro nella provincia di Pontevedra per arrivare a Portela de Lamas (767m).
La
Serra
do
Candán
è
veramente
tranquilla,
è
un
vero
piacere
pedalare
in
questa
regione.
Transito
ancora
l’Alto
de
Penadoira
(854m)
poi
Porto
Candán
(845m), 119.mo ed ultimo passo del mio viaggio.
Mi fermo a Silleda per un rifornimento. Questa volta sono sicuro di raggiungere Santiago nella serata.
Attraverso il fiume Ulla ed entro nella provincia A Coruña.
Percorro gli ultimi chilometri sul sentiero dei pellegrini.
Verso
le
18:00
arrivo
sulla
piazza
della
cattedrale.
Incredibile
la
differenza
di
emozione
rispetto
al
2009.
Oggi
non
è
l’emozione
in
relazione
alla
scoperta
di questo magnifico sito riempito di storia, ma è piuttosto un’emozione personale legata alla riuscita del mio obiettivo.
Essendo
molto
motivato
nel
rientro
a
casa,
non
perdo
tempo.
Vado
rapidamente
a
far
timbrare
il
mio
libretto
e
ricevere
la
mia
“Compostela”.
In
seguito,
cerco un meccanico che si occuperà dell’imballaggio e della spedizione della “randonneuse”.
Uno
svantaggio…
non
essere
nella
comunità
europea…!
Devo
pagare
110€
al
posto
di
80€
per
la
sua
spedizione
in
Svizzera
!
La
riceverò
con
le
borse,
10
giorni più tardi direttamente a domicilio, dopo aver transitato da Parigi, ai Paesi Bassi, Zurigo, Ginevra, ancora Zurigo e finalmente Mendrisio !
Da
notare
che
le
ruote,
i
parafanghi,
i
portabagagli
non
sono
stati
smontati.
Unicamente
i
pedali
sono
stati
tolti
e
messi
in
un
sacchetto
di
plastica.
Il
manubrio è stato semplicemente “girato”.
Un’osservazione: Nessuna foratura, i mie copertoni Continental 700x28 hanno resistito bene !
Dopo aver riservato il biglietto d’areo in un agenzia di viaggio, posso finalmente fare la doccia all’hotel San Carlos. Sono le 20:30.
Ritorno
accesso diaporama 2 foto
Con il taxi e senza bagagli, lascio l’albergo alle 5:00. Dopo uno scalo a Madrid atterro a Milano verso le 12:00.
Prendo
il
bus
che
assicura
la
tratta
Milano-Bellinzona,
poi
il
treno
da
Bellinzona
a
Locarno.
Sono
le
15:00.
Mia
moglie,
che
ritrovo
con
un
gran
piacere,
mi
aspetta alla stazione.
Conclusione
Questo
viaggio
ha
rappresentato
per
me
una
seria
sfida,
non
pensavo
di
poter
raggiungere
l’obiettivo
in
un
solo
tentativo
e
in
26
giorni.
La
malattia
mi
ha
diminuito
fisicamente,
ma
credo
di
essere
diventato
più
forte
mentalmente.
Sono
ben
cosciente
che
sono
in
“sursis”
(bisogna
attendere
5
anni
per
essere dichiarato guarito) ma quando penso in che condizioni mi trovavo 2 anni fa e riuscire in questo Challenge è semplicemente meraviglioso !
Non
dimentico
Jocelyne,
membro
dei
cento
colli,
privata
dalla
“ciclo-gioia”
a
causa
di
una
sclerosi
multipla.
Ho
pensato
spesso
al
suo
grande
coraggio
durante mio viaggio.
fr