Benvenuto sul sito di André Rudaz
Cicloturismo/Ruta de la Plata
Percorso Grenoble-La Chapelle en Vercors La Chapelle-en-Vercors - Privas Privas - Les Vans Les Vans - Florac Florac - Blandas Blandas - Olargues Olargues - Carcassonne Carcassonne - St. Paul-de-Fenouillet St. Paul-de-Fenouillet - Prats-de-Mollo Prats-de-Mollo - Solsona Solsona - Alcarràs Alcarràs - Gargallo (El Collado) Gargallo (El Collado) - Albarracin Albarracin - Cuenca Cuenca - Mota del Cuervo Mota del Cuervo - Ciudad Real Ciudad Real - Montoro Montoro - Córdoba Córdoba - Sevilla Sevilla - Zafra Zafra - Cáceres Cáceres - Las Mestas Las Mestas - Salamanca Salamanca - Bragança Bragança - Allariz Allariz - Santiago de Compostela Totali
km 75 125 95 125 110 115 90 100 105 145 120 145 140 115 115 135 145 45 140 150 140 145 105 165 160 155 3205
dislivello 1705 1660 1310 2470 1930 1325 1085 1450 1625 2110 890 1900 1620 1405 1140 415 1340 340 450 1600 830 1560 1540 1380 2435 2280 37’795
Ore di sella 5:00 7:00 5:40 9:00 7:35 6:30 5:10 5:45 6:35 8:35 6:30 8:20 8:50 7:00 6:35 7:35 8:05 3:15 6:50 8:40 7:05 8:35 7:15 8:10 9:40 9:35 188:45
Passi 5 8 3 14 11 4 4 7 6 8 2 3 4 3 1 -- 5 -- -- 5 3 11 1 -- 6 5 119
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Introduzione e considerazioni Non sono passati 2 mesi dopo il mio ritorno da Santiago di Compostela nel 2009 che schizzavo già un nuovo viaggio verso la Galizia. Ma questa volta percorrendo la « Ruta de la Plata » (Sevilla-Santiago). Il viaggio, con partenza da Grenoble, era previsto nel 2011, anno del mio pensionamento. Purtroppo, a fine 2010, una seria malattia ha rimesso tutto in questione ed ho archiviato il progetto. Fine 2012, dopo la terribile traversata del deserto, ho ripreso in considerazione il progetto. Ne ho fatto una versione «light » con più tappe e rinunciando ad una ventina di passi affinché, nelle nuove condizioni che mi trovavo, il progetto venisse più “umano”. In più, come primo obiettivo, mi sono fissato di raggiungere i Pirenei con la possibilità di ritorno da Perpignan o Barcellona. Avrei fatto il bilancio sul posto. La primavera 2013 è da citare negli annali. Infatti le condizioni meteorologiche sono pessime per allenarsi. Pioggia, neve e freddo sono spesso d’attualità. Rimando perciò in continuazione la mia partenza, perché nevica nel Vercors. Finalmente il 2 giugno mi lancio nell’avventura con 3820km nelle gambe e 13kg di bagagli ripartiti in due borse posteriori et una borsetta davanti. Da notare che ho quasi 3kg di rifornimento, in quanto la mia malattia mi ha lasciato con qualche problema di alimentazione. Ogni sera ho potuto comunicare e “vedere” mia moglie grazie a Skype caricato sul mio telefono. Quotidianamente, sempre con il telefono, ho alimentato un diaporama con qualche foto per metterlo a disposizione dei amici e al club dei 100 Colli. Domenica 02 giugno Grenoble-La Chapelle-en-Vercors 75 km 1705 m accesso diaporama 21 foto Un amico mi porta sino a Domodossola per prendere il treno alle 6:15. Dopo un cambio a Briga poi a Ginevra, arrivo a Grenoble alle 12:05. Senza perdere tempo, seguo il fiume Isère poi prendo la direzione di Seyssins per raggiungere col de Cossey dove mi aspetta il cartello: col de Comboire! Com`è lunga la salita di Saint-Nizier! Per fortuna la vista su Grenoble è bella e quindi ricompensa il mio sforzo! Faccio una fermata a Les Guillets per visitare la necropoli della resistenza. Le montagne sono parzialmente nascoste dalla nebbia. A Saint-Nizier scendo sul passo Le Goulet (in andata-ritorno)per poi proseguire in direzione di Villard-de-Lans. La strada delle Gorges de la Bourne è chiusa a qualsiasi traffico. Mi ripiego sul belvedere di Valchevrière, purtroppo nella nebbia. Per fortuna, qualche settimane dopo sarei passato sullo stesso luogo con mia moglie, ma in automobile. Ciò mi permetterà di aggiungere, nel diaporama, le foto del paesaggio che avrei dovuto scoprire da questo belvedere. Fa freddo e una fermata al rifugio Le Goutarou è la benvenuta. Dopo avere bevuto un bollente, indosso degli abiti caldi per terminare la tappa. Mi restano ancora tre passi da transitare: le col d’Herbouilly, Chalimont e, dopo avere traversato Saint-Agnan-en-Vercors, il Collet. Verso le 18:30 arrivo al termine della mia prima tappa ed alloggio all’hotel Bellier. L unedi 03 giugno La Chapelle-en-Vercors - Privas 125 km 1660 m accesso diaporama 54 foto Ho piacere nel transitare il col de Carri, la circolazione è quasi inesistente e la vista magnifica. Dal col de la Machine, contemplo la Combe Laval, è splendida. Su un tratto “spacca-gambe”, raggiungo il col de la Bataille che porta bene il suo nome a causa del Mistral, è una vera battaglia raggiungere la galleria !! Devo vestirmi caldamente per affrontare le fredde burrasche! Dopo avere transitato il col des Limouches, qualche chilometro prima di Peyrus, ritrovo Thierry Labour venuto in mio incontro. A Malissard, da Thierry, una eccellente torta accompagnata da una birra mi rinvigorisce. Nessun problema per attraversare Valence, infatti Thierry, meglio di un GPS, mi guida per prendere la strada in direzione di la Voultre-sur-Rhône. Ho il morale alle stelle, questo piccolo incontro mi ha fatto bene e in più il mistral è in favore! Dopo avere transitato il piccolo col des Viaux, arrivo a Privas dove alloggio all’hotel “La Chaumette”. M artedi 04 giugno Privas - Les Vans 95 km 1310 m accesso diaporama 47 foto Partenza tutta in salita per transitare i passi dell’Arénier e dell’Escrinet. La temperatura è decisamente fresca. Dopo una breve visita ad Aubenas, mi dirigo in direzione di Vogüé, Balazuc, Labeaume. Sono graziosi paesi tipici dell’Ardèche. Non c’è ancora la grande invasione di turisti. Vicino a Labeaume, ritrovo un conoscente incrociato durante un giro vicino a casa mia un anno fa. Non essendo sicuro di trovare alloggio più avanti, alle 15:00 mi fermo a Les Vans (hotel Le Vanseen). M ercoledi 05 giugno Les Vans - Florac 125 km 2470 m accesso diaporama 80 foto Prima di Malbosc un cicloturista mi raggiunge. Si tratta di Daniel Martinez (CC6151). La maglia dei cento colli che indosso permette di farmi notare da altri membri ! Essendo un regionale, Daniel mi dà qualche informazioni sulla strada che ho previsto di percorrere. Ci separiamo al bivio di Bonnevaux. Dopo avere transitato diversi colli, arrivo a Vialas. Invece di continuare in direzione di Pont-de-Monvert, decido di passare dal passo della Banette. Decisione ricompensata, infatti il passo è bellissimo: è situato su una strada praticamente senza circolazione. Nel grazioso paese Pont-de-Monvert faccio un nuovo incontro con un membro dei 100 colli, questa volta con Christine Grisval, recentemente iscritta nel club (CC7029). Viaggia con borse assieme ad un gruppo di cicloturisti. Com’è bello il passo del Sapet, anche perché è piacevole viaggiare su una strada senza circolazione. Dopo avere transitato il colle dell’Oumenet, arrivo a La Barre-des-Cevennes dove ho previsto di alloggiare. Purtroppo non trovo una camera per dormire, dovrò dunque proseguire sino a Vebron. Prima della mia partenza avevo notato 2 alberghi su internet. Transito i colli del Rey, Faïsses e di Solpérière per arrivare finalmente a Vebron. Poca fortuna: i 2 alberghi sono chiusi definitivamente, la crisi è presente dappertutto! Diversi abitanti mi consigliano il paese di Florac. Non avendo alternative aggiungo 10km alla mia giornata che dovrò poi rifare in senso contrario il giorno seguente!! Alloggio al Grand Hotel Parc. Giove di 06 giugno Florac - Blandas 110 km 1930 m accesso diaporama 72 foto Ancora un bellissimo colle, il Perjuret. Proseguo poi sul Fourques. Nelle lontananze distinguo le antenne del Mont Aigoual. In cima faccio una lunga pausa ed approfitto di una stupenda vista a 360 gradi dall’osservatorio meteorologico. In Francia è l’ultima stazione meteorologica di montagna aperta tutto l’anno. Scopro che il Mont Aigoual è frequentato da numerosi ciclisti nel mese di giugno. Ne faccio il giro e transito dal colle di Trepaloup per poi tuffarmi sul paese di Le Vigan. Prima però transito su diversi passi tra il quale Le Minier situato su uno spartiacque dell’ oceano Atlantico e del Mediterraneo. A Le Vigan non posso sbagliare strada per raggiungere i Signori Cambessedes. Infatti Guy mi ha aiutato a trovare il percorso grazie ai cartelli di indicazione posti ai bordi della strada. Ancora un incontro che aiuta il morale. Mentre parlo con Christine (CC1670), mangiando un’eccellente torta fatta in casa, Guy (CC1420) mi riserva una camera a Blandas situato a 30km da Le Vigan. Ringrazio ancora entrambi per l’attenzione. Prima di prendere possesso della mia camera, vado ad osservare il famoso “Cirque de Navacelles” che scoprirò più in dettaglio all’indomani. Alloggio alla locanda “Anglade” , eccellente qualità/prezzo. V enerdi 07 giugno Blandas - Olargues 115 km 1325 m accesso diaporama 76 foto Prima di tuffarmi nel « Cirque de Navacelles, contemplo il canyon scavato dal fiume Vis che offre uno spettacolo grandioso. Le gole, molto incassate, tagliano gli altipiani calcarei di Blandas (Gard) e di Larzac (Hérault) su un’altezza di 300m. Il paese di Navacelles è costruito sui bordi di un meandro prosciugato da 6000 anni. Sono le 8:00 e sono l’unico turista! La salita sul versante Hérault è molto in pendenza, devo mettere il più piccolo rapporto (22x27). Dopo avere transitato su tre colli, tra il quale il Pas du Collet (FR-34-0621), leggermente fuori della strada asfaltata, mi fermo al “prieuré de St Michel- de-Grandmont” per una breve visita. Poi farò un’ulteriore fermata a Lodève per il rifornimento. Che caldo sulla salita del passo della “Baraque de Bral”. Sudo a “grosses gouttes”! Faccio tappa ad Olargues, un grazioso paese che merita di essere visitato. Alloggio all’hotel Laissac. Sabato 08 giugno Olargues - Carcassonne 90 km 1085 m accesso diaporama 27 foto Lascio Olargues sotto un cielo molto grigio. Arrivo a transitare il colle “des Usclats” con la strada asciutta, non sarà il caso per i passi seguenti! A causa della pioggia e della nebbia, mi è impossibile contemplare il paesaggio. Peccato, perché “sento” che questa regione meriterebbe una visita. La discesa del colle “de Salette” è impegnativa. Arrivo a Caunes-Minervois congelato. Mi fermo in un bar per riscaldarmi ed approfitto per fare un rifornimento. Proseguo lungo il canale “du Midi” per raggiungere Carcassonne. Che tranquillità, nessun traffico su una strada sterrata. Prima di recarmi in albergo vado a timbrare la mia carta di pellegrino a “Notre Dame de l’Abbaye” vicino alla “Cité médiévale”. In fine giornata devo effettuare un grande servizio alla mia bici in quanto si trova in uno stato pietoso! Alloggio all’hotel Espace Cité. D omenica 09 giugno Carcassonne - Saint-Paul-de-Fenouillet 100 km 1450 m accesso diaporama 61 foto Faccio una rapida visita all’abbazia di St-Hilare. Raggiungo due colli sterrati leggermente fuori della strada principale, il colle del “Buc” ed il “Pas de la Crouzette”. Il cartello di quest’ultimo si trova sulla strada principale. Sul colle di “Valmigère” il cielo diventa sempre più coperto. Attraverso la “Méridienne Verte” (meridiano di Parigi) ai vecchi bagni di Rennes-les-Bains. Dopo Bugarach inizia il magnifico passo “Linas”. Inizia a piovere a partire dal passo “Bancarel”. Mi fermo al “Vieux Moulin” all’entrata delle gole di Galamus: piove troppo! Approfitto di questa fermata per mangiare. Quando la pioggia diminuisce di intensità riprendo il mio viaggio. È un sacrilego attraversare le gole di Galamus sotto l’acqua. Sono convinto che perdo una parte del loro “charme” ma non ho la scelta! Sono contento di arrivare a St-Paul-de-Fenouillet, potrò asciugare i miei piedi! Alloggio all’hotel Le Châtelet a circa 2km de St-Paul-de-Fenouillet. L unedi 10 giugno St-Paul-de-Fenouillet - Prats-de-Mollo 105 km 1625 m accesso diaporama 83 foto Con il vento in favore, passo dalla “Clue de la Fou”, sotto la strada intravedo un resto di ponte romano, poi più in il paese di Ansignan con il suo acquedotto romanico. Lungo il fiume Agly raggiungo Caramany con i suoi vigneti. Transito il passo di Peyreclause. Nel lontano indovino la catena dei Pirenei. Transitato il passo della Sybille, scendo in direzione di l’Ile-sur-Têt. Una fermata si impone per visitare “les Orgues”. Purtroppo il lunedì è giorno di chiusura! Determinato, lascio la mia bici davanti al cancello d’entrata, il quale, per fortuna non è troppo alto. Così, senza troppa difficoltà posso entrare nel recinto! Les “Orgues” sono impressionanti! Risultato dell’erosione di roccia sedimentarie vecchie di 4 milioni di anni. Sono sorpreso dalla strada che conduce a Boule-d’Amont ed al passo di Fourtou. Non pensavo di trovare così numerose discese! All’uscita di Boule-d’Amont sorpasso un cicloturista, vestito in modo inabituale che spinge la sua bicicletta. È partito da Béziers per recarsi in Catalogna. Mi rassicura: -Ho tutto il tempo !- Su una strada piacevole transito i passi Fang, Ram e Xatard. In seguito, una lunga discesa mi conduce ad Amélie-les-Bains. Ho deciso: Visto che finora non ho avuto delle grandi difficoltà, proseguo il mio viaggio in direzione dalla Spagna. Non so se sia stata la repentina decisione di proseguire il viaggio, ma la strada per raggiungere Prats-de-Mollo mi sembra impegnativa e lunga. Sono solo le 15:30, dunque ho tutto il tempo per visitare “Fort Lagarde” sopra Prats-de-Mollo. Alloggio all’hotel Bellevue, eccellente qualità/prezzo. M artedi 11 giugno Prats-de-Mollo - Solsona 145 km 2110 m accesso diaporama 53 foto Che partenza faticosa! Mi sembra che tutta la stanchezza dei giorni precedenti esca questa mattina. Anche se la pendenza non è così marcata per raggiungere il passo della Seille, devo utilizzare il 22x25. Con la mia esperienza sono cosciente che bisogna aver pazienza. La “meccanica” finirà per mettersi in movimento! Finalmente raggiungo la cima del passo. Ho una stupenda vista sul massiccio del Canigou. Nessun problema per transitare il passo della Guille, il dislivello è di 9 metri! Il passo d’Ares è più impegnativo, ma la strada in mezzo a prati con pecore e mucche è piacevole. Lascio il dipartimento dei “Pyrénées Orientales” per penetrare la Spagna. Una lunga discesa mi porta al “Coll de Camprodon” (980m). Raggiungo Ripoll sulla magnifica “Ruta del Ferro”, molto gettonata (soprattutto a piedi) dagli abitanti della regione. Faccio un a pausa “rifornimento” sulla bella piazza di Ripoll. Dopo aver transitato il passo di “Creu de Della” (933m) entro nella regione “El Berguedà”. In seguito transito altri due passi, il “Coll de Borredà” (930m) e i “Collet de la Serra” (700m), per raggiungere il lago artificiale di “Pantà de la Baells”. Un ultimo piccolo passo prima di arrivare a Berga, Coll de Santa Magdalena (769 m). Pensavo di dormire a Berga, ma sono solo le 15 :00, decido dunque di proseguire sino a Solsona. Alloggio all’entrata di Solsona, all’hotel Gran Sol. M ercoledi 12 giugno Solsona - Alcarras 145 km 890 m accesso diaporama 40 foto Partenza in salita per raggiungere la Collada de Clara (887m). Il tempo è magnifico. Un cartello indica Barcellona 135km e Tarragona 134km. Visto le mie condizioni decido di proseguire il mio viaggio attraverso la Spagna. Avrò la possibilità di rifare il punto della situazione nelle vicinanze di Madrid e se… in questo momento le forze venissero a mancare… Transito il piccolo passo di “Estracs” (490m) vicino al lago di “Pantà de Rialb”. Ecco la prima ed ultima galleria non illuminata di tutto il mio viaggio. Per fortuna non è troppa lunga, ma a causa di una curva, non vedo l’uscita. Installo le mie luci previste in questi casi. Faccio una lunga e interessante fermata a Balaguer. Poi proseguo il mio cammino sino a Lleida dove visito il castello e la cattedrale posti su una piccola collina. Ancora 10km per raggiungere Alcarras. In Catalogna gli automobilisti sono molto rispettosi verso i ciclisti! Alloggio all’hotel Can Peixan (18€ con aria condizionata !) Giove di 13 giugno Alcarras - El Collado (Gargallo) 145 km 1900 m accesso diaporama 47 foto Dopo qualche km da Alcarras, non mi rendo conto di aver transitato il "Coll de Vinganya"(125m). Il terreno è praticamente piatto sotto un cielo senza nuvole. Entro nella provincia di Zaragoza, in Aragón. Lungo il Rio Sagre raggiungo Mequinenza con il suo magnifico castello sulla collina. La strada che mi porta verso Caspe è piuttosto monotona. Mi avvicino e mi allontano continuamente dal Rio Ebro. Senza un motivo preciso decido di non attraversare Caspe. Utilizzo la circonvallazione, poiché penso di trovare più facilmente una stazione servizio per finalmente comperare da bere, infatti sono al “limite” con le mie borracce. Niente da fare, nessuna stazione servizio. Sono preoccupato, più avanzo più diventa caldo e le borracce sono vuote! Un cartello indica la prossima stazione servizio a 20km, cioè nella prossima città: Alcañiz! Sulla tratta non c’è verso di trovare un bar, un ristorante o una fontana. Mi rincresce veramente di non avere fatto una fermata a Caspe, benché in Spagna è piuttosto raro trovare 60km di strada senza stazione servizio. Entro nella provincia di Teruel e finalmente raggiungo Alcañiz. Sono morto di sete. Bevo tre coca-cola di fila ed approfitto di fare una bella provvigione in un negozio! Adesso che va meglio faccio una piccola visita della città. All’uscita della città, un termometro indica 37 gradi. Malgrado il caldo, decido di passare dai laghi salati usufruendo di una strada sterrata. Sono deluso, vedo solo macchie marroni chiaro. Mi aspettavo di trovare estese zone bianche di sale. Faccio una nuova fermata a Calanda per bere una bevanda fresca. All’orizzonte il cielo diventa sempre più scuro. Transito il “Collado de la Hoya” (590m) prima di subire il più grande temporale cicloturistico della mia vita. Sono in piena campagna. Non c’è nessun riparo. Sono fermo sotto il mio poncho. Ogni tanto passa un veicolo al rallentatore, sono in difficoltà anche loro. Improvvisamente un minibus si ferma al mio lato. Una donna esce dal veicolo e mi propone di caricare la bicicletta sul minibus, la quale in pochi secondi si bagna dalla testa ai piedi. La ringrazio ma ho l’intenzione di proseguire con i miei mezzi. Sono comunque impressionato di così tanta gentilezza. Non è che capiti tutti i giorni! Studiando il percorso prima di partire avevo notato un albergo in cima al “El Collado” (969m) situato poco prima di Gargallo. È il benvenuto, potrò così far asciugare mie vestiti! Alloggio all’hotel Venta la Pintada. V enerdi 14 giugno El Collado (Gargallo) - Albarracin 140 km 1620 m accesso diaporama 58 foto Questa notte ha piovuto. Parto quindi un po’ più tardi del solito, a causa alla nebbia. Dopo 10km, prendo la vecchia strada che conduce a “l’Antiguo Porto de las Traviesas” (1180m), una strada senza traffico. Mi rendo subito conto che la giornata sarà difficile. Non sono in forma, faccio fatica ad avanzare. Per fortuna il paesaggio è magnifico e la nebbia è scomparsa completamente. Attraverso Castel de Cabra e Montalbàn per fermarmi a Utrillas. Sono le 11:00 e ho percorso solamente 30km. Sono senza forze ed il morale a zero, sono in crisi. Penso perfin di fermarmi lì per la giornata. Dopo una lunga pausa ed un rifornimento, decido comunque di proseguire. Passo vicino ad Escucha, conosciuto per il suo museo-miniere. Oggi la base della sua economia è la corrente elettrica: Escucha possiede una centrale termoelettrica. Il Puerto de San Just è interminabile. Cerco di far passare la mia crisi. Sulla cresta ci sono numerose eoliche. Girano a pieno regime, ma ahimè il vento non è in mio favore. In discesa sorpasso raramente i 20km/ora, e ciò dovuto al vento. Quest’ultimo non cesserà per tutta la giornata! Transito il “Puerto de Esquinazo” (1378m). Accanto alla strada c’è una via ferrata con delle stazioni in rovina. Esiste una via verde, ma è troppo sconessa per mia bicicletta. Finalmente raggiungo Teruel ed il suo magnifico acquedotto. È una piccola città molto carina e calma. Malgrado le 16:30 e la mia “piccola” forma decido di proseguire. Ho fretta di raggiungere Albarracin, ma devo ancora lottare contro il vento e percorrere quasi 40km. Transito il “Puerto de Gea” (1104m) e, come per incanto, il vento cessa. Arrivo ad Albarracin alle 19:00 morto di stanchezza. Alloggio all’hotel Albarracin. Sabato 15 giugno Albarracin - Cuenca 115 km 1405 m accesso diaporama 86 foto Faccio il giro di Albarracin per fotografare questo magnifico villaggio. Mi sento meglio di ieri e, soprattutto ne c’è il vento contrario! Leggermente fuori della strada principale, transito il “Collado de Casa Carnero” (1595m) poi, qualche centinaia di metri più avanti arrivo alla sorgente del fiume Tajo. Entro nella provincia di Cuenca transitando “Puerto de El Cubillo”, 1617m, il punto più alto del mio viaggio. La discesa nella Sierra de Valdeminguete è splendida. Sono sulla riva dell’Embase de la Toba. Devo ammettere che questo lago artificiale non rovina per niente il paesaggio. È sotto un caldo intenso che transito “Collado del Asno” (1300m). Raggiungo la Cuidad Encantada (1410m). La visita può essere fatta unicamente a piedi. È incredibile cosa la natura ha potuto fare per creare queste sculture di roccia. Ognuno può immaginarsi una rappresentazione personale di queste forme, e perché no: una lotta tra coccodrillo e elefante. Riprendo la mia strada in direzione di Cuenca avendo sempre il mio spirito nella Ciudad Encantada. Dopo una dolce salita, arrivo sulle altezze di Cuenca. Si tratta di una città pittoresca frequentata da numerosi turisti. Alloggio all’hotel Leonor de Aquitana nella città vecchia. D omenica 16 giugno Cuenca - Mota del Cuervo 115 km 1140 m accesso diaporama 25 foto La colazione prevista alle 8 :00 sarà servita solamente alle 8 :30. Nel frattempo approfitto ancora per fare un piccolo giro nella città vecchia. La partenza ritardata mi obbliga a viaggiare contro un vento più intenso. Da qualche giorno ho notato che il vento ha tendenza ad intensificarsi col passare della giornata. Transito il Collado de Esteban (886m). Mi fermo a La Almarcha per bere e mangiare. Sino a Belmonte il paesaggio è piuttosto monotono. Ho la forza di salire la strada in forte pendenza che conduce al castello di Belmonte, purtroppo chiuso ! Prima di Mota del Curvo prendo una strada secondaria per scoprire un gruppo di sei mulini a vento che mi ricordano il passato: l’epoca di Don Quichotte. Sono solo le 15:30, ma decido di fermarmi a Mota del Curvo. Il vento è troppo violento e la temperatura sfiora i 40 gradi. Questa fermata precoce mi permette di fare il bucato che, con questa temperatura, asciugherà in poco tempo ! Alloggio all’hotel “Meson Don Quijote”. L’aria condizionata del bar è benvenuta per diversi abitanti della città. L unedi 17 giugno Mota del Cuervo - Ciudad Real 135 km 415 m accesso diaporama 24 foto Sapendo che dovrò lottare tutta la giornata contro il vento, decido di partire alle 6 :30. Avevo comperato il necessario per la colazione il giorno precedente. Si tratta di una tappa di transizione, senza colli. Malgrado il poco dislivello essa risulta impegnativa a causa del vento. Scopro ancora dei mulini a vento vicino ad Alcázar de San Juan. Attraverso Puerto Lapice, carino paesino dove Don Quijote è messo in evidenza. Finalmente raggiungo Damiel, dove faccio una pausa. Ne ho abbastanza di questo vento contrario ! Ma dovrò lottare ancora 35km per raggiungere Ciudad Real, città di 75'000 abitanti a 190km da Madrid. Alloggio all’hotel Almarzor. M artedi 18 giugno Ciudad Real - Montoro 145 km 1340 m accesso diaporama 31 foto Se tutto va bene, stasera sarò in Andalusia ! L’idea di capitolare a Madrid non entra più in considerazione. Ho deciso, proseguirò sino a Sevilla dove farò un nuovo punto della situazione ! Il cielo è grigio. La temperatura è ideale per pedalare e, soprattutto non c’è vento ! Dopo 45km arrivo a Puertollano. Transito Puerto Pulido (850m) per, in seguito, attraversare la larga “Valle de Alcudia”. In lontananza indovino il passaggio del Puerto de Nifla (902m). Raggiungo quest’ultimo sotto un cielo sempre più minaccioso. Transito ancora all’asciutto il Collado de Hortal (783m), ma raggiungo Puerto de Valparrediso (850m) sotto l’acqua. Mi fermo un’ ora abbondante a Fuentecaliente sperando che la meteo migliori. Niente da fare, dovrò viaggiare con il poncho sino a Cardeña. Un cartello indica « Comunidad de Andalucia » , il morale è alle stelle ! Transito ancora il Collados Bajos (665m) per raggiungere Montoro, termine della mia tappa odierna. Alloggio all’hostal Montoro, all’uscita del paese. 30€ cena compresa. M ercoledi 19 giugno Montoro - Córdoba 45 km 340 m accesso diaporama 40 foto Un’altra giornata di crisi. Per fortuna la tappa è corta, poiché sono in un stato di stanchezza che mi preoccupa. Di nuovo il mio morale è in ribasso. Arrivo su una strada non più curata accanto all’autostrada. Il fondo stradale è ancora bagnato dalla giornata precedente, c’è palta dappertutto. A Villafranca de Còrdoba devo smontare le ruote per eliminare la terra incollata ai parafanghi ! Arrivo a Cordoba stanchissimo. Il mio unico pensiero è di trovare un albergo. Dalle 13:00 alle 17:00 dormo profondamente. Questo riposo mi fa bene, mi sento un’altra persona ! Visito una parte di questa magnifica città (330'000 abitanti). Dopo la cena ritorno rapidamente all’hotel Mezquita, ho bisogno ancora di ricuperare. Giove di 20 giugno Córdoba - Sevilla 140 km 450 m accesso diaporama 45 foto Mi sento decisamente meglio. Solo l’idea di arrivare a Sevilla mi stimola. Attraverso Almodóvar del Río, grazioso paese con il suo castello sopra una vicina collina. Arrivo nella provincia di Sevilla ed attraverso il Río Gualdaquivir. Entro a Sevilla su una strada secondaria e mi dirigo in direzione del fiume Gualdaquivir per utilizzare la pista ciclabile sulla riva sinistra. Con la mia “randonneuse” mi sposto nella zona pedonale. Trovo Sevilla più tranquilla che Córdoba e dunque più piacevole nel visitarla. In fine giornata mi reco all’albergo della gioventù “Triana” (tenuto da francesi, 13€) che è anche un punto di partenza per i pellegrini della “Ruta de la Plata”. La stanza per 6 persone è occupata unicamente da una francese e me. È stupita quando le dico che penso di impiegare 9 giorni (in realtà 7) per raggiungere Santiago, per contro lei ne prevede 40 a 45, ma a piedi ! V enerdi 21 giugno Sevilla - Zafra 150 km 1600 m accesso diaporama 43 foto Per evitare al massimo il traffico, parto presto da Sevilla. Peccato, la mia partenza mattutina non mi permette di entrare nel recinto dell’anfiteatro d’Itálica a Santiponce. Essendo l’apertura alle 9:00, dovrei aspettare più di un ora. Transito diversi passi ma non troppo impegnativi. Ecco un cartello, “Alto de Palancar”, forse un futuro passo. Entro nella “Comunidad de Extremadura” poi transito Puerto de la Cruz, il più lungo ed alto colle della giornata. Riempio una borraccia in una stazione servizio. Piuttosto distratto, la dimentico su un tavolo. A Fuente de Cantos mi rendo conto della dimenticanza. Dovrò ritornare a prenderla aggiungendo così 10km al percorso della giornata ! Alloggio all’hotel Las Heras Sabato 22 giugno Zafra - Cáceres 140 km 830 m accesso diaporama 80 foto Transito Puerto de Sevilla (307m) vicino a Mérida. Questa città è veramente splendida. Numerosi vestigi romani sono ripartiti in diversi luoghi. L’acquedotto de los Milagros è impressionante. Questa sera Julio Iglesias canterà nell’anfiteatro romano. Una copia di francesi mi segnalano che sono pure loro membri (3381 e 1755) del club dei 100 colli. Si tratta di Huguette e di Louis Bondu che abitano ad Angers. Non so ancora che avró l’opportunità di incontrarli, per caso, due giorni più tardi, in piena campagna nelle vicinanze di Salamanca ! Transito Puerto de las Herrerías (473m) e mi fermo a Casas de Don Antonio. Approfitto di un matrimonio per penetrare il parco del Castillo de la Arguijuela de Abajo, in un magnifico castello. Prima di entrare a Cáceres, transito Puerto de las Camellas (494m). Anche se la vecchia città di Cáceres è bella, trovo Mérida più attraente. Alloggio all’hotel Iberia. D omenica 23 giugno Cáceres - Las Mestas 145 km 1560 m accesso diaporama 62 foto Attraverso il Río Tajo. E pensare che 8 giorni fa ero alla sua sorgente ! Durante la preparazione del mio viaggio, avevo deciso di “uscire” dalla Ruta de la Plata per penetrare in “Las Hurdes”, siccome avevo visionato un documentario della regione di Luis Buñuel girato nel 1933. Questo mi aveva impressionato sulle condizioni di vita dell’epoca. Situazioni incredibili ! Per fortuna, le condizioni attuali sono cambiate ! Dopo aver transitato una decina di passi, arrivo a Las Mestas con la sua “piscina” naturale. Alloggio all’Hospedería Hurdes Reales L unedi 24 giugno Las Mestas - Salamanca 105 km 1540 m accesso diaporama 84 foto Faccio una prima fermata a Las Batuecas. Il convento, che si trova fuori dalla strada principale è chiuso. Ancora una volta arrivo troppo presto ! Per contro posso ammirare il sentiero delle radici (camino enraizado). La salita, con numerosi tornanti, del El Portillo è splendida. Malgrado uno stato di stanchezza pronunciato, arrivo ad apprezzarla ! Faccio una lunga fermata a La ALberca, un magnifico paese visitato da numerosi turisti. Salgo sino all’Hotel Termal Abadia De Los Templarios, un imponente **** dal quale posso osservare la Peña de Francia, un mini Ventoux ! La strada che conduce a Salamanca è faticosa a causa del vento contrario. Pedalo con la testa fissa sulla ruota anteriore. Improvvisamente vedo una macchina ferma sul bordo della strada. I due occupanti mi aspettano con un apparecchio foto. Simpatica sorpresa, si tratta della copia Bondu incontrati due giorni fa a Mérida. Sono andati anche loro a visitare La Alberca. Con la sua cattedrale in primo piano, l’entrata a Salamanca dal ponte romano è impressionante. È una città (155'000 abitanti) da visitare a tutti i costi. All’uscita della città, alloggio all’hotel Moderno, in faccia allo stadio del club di Salamanca dichiarato in fallimento. M artedi 25 juin Salamanca - Bragança 165 km 1380 m accesso diaporama 54 foto Le condizioni di luce sono ben diverse da Grenoble. Alle 22:00 si possono ancora osservare alcuni raggi di sole, mentre la mattina non è possibile viaggiare prima dalle 6:30. Orario quindi della mia partenza. Arrivo nella provincia di Zamora e raggiungo questa città prima delle 10:00. Mi sento in forma anche grazie ad un leggero vento in favore ! Mérida, Salamanca, Zamora hanno un punto in comune: un ponte romano all’entrata della città ! Zamora, città di 66'000 abitanti, non ha la bellezza di Salamanca, ma merita lo stesso una visita. Prendo la direzione del Portogallo, sempre con une leggera brezza a favore. Mi fermo a Trabazos per rendere visita ad un conoscente che abitava a Losone. A partire dalla frontiera portoghese, viaggio per 15km su una strada a doppia corsia. Per fortuna il traffico non è intenso ! Una strada secondaria mi porta al “Castillo de Bragança”, situato su una collina. Bragança è una piccola città frontaliera di 35'000 abitanti molta tranquilla. Alloggio all’hotel Túlipa, buoni qualità/prezzo. M ercoledi 26 juin Bragança - Allariz 160 km 2435 m accesso diaporama 63 foto Ancora una partenza mattutina. Ho qualche difficoltà a trovare la strada giusta. Dopo vari tentativi finalmente mi dirigo in direzione del “Parque national de Montesinho” su una strada praticamente senza traffico. Sono a cavallo sul confine ispano-portoghese, transito l’Alto da Fonte do Inferno e l’Alto de Va do Carballo (2 passi non repertoriati) prima di transitare A Portela (ES-ZA-1127). Ritrovo il “camino sanabrese” a Lubiàn. Inizio la salita a Portela de Canda su una strada secondaria. La ZA-931 segue l’autostrada A-52, la nazionale N- 525 e la ferrovia. Non sono le vie di comunicazione che mancano ! Transitando Portela de Canda, entro nella provincia di Ourense. Salgo sull’Alto do Cañizo (1085m), prima di arrivare a A Gudina. Transito l’Alto da Méson de Erosa (895m) e l’Alto de Fumaces (879m) per poi arrivare su una lunga discesa verso Verín. Il caldo è intenso nel salire Porto das Astibadas, sento la stanchezza sopraffarmi. Forse esagero con le distanze, ma intravedo la possibilità di raggiungere Santiago all’indomani: un obiettivo irreale tre settimane fa ! Percorro ancora Alto de Allariz (741m) per finalmente raggiungere Allariz, sono ben “cotto” ! Alloggio all’hotel O Portelo Rural. Giovedi 27 juin Allariz - Santiago de Compostela 155 km 2280 m accesso diaporama 48 foto Segretamente spero di terminare il mio viaggio stasera, ho fretta di ritrovare mia moglie e la nostra casa. All’uscita di Ourense, utilizzo una piacevole pista ciclabile che costeggia il fiume Río Miño. Diversi bagni termali sono posti accanto al fiume. Diversi abitanti della regione approfittano di questa acqua particolarmente calda. Transito l’Alto do Boliño (810m) poi, subito dopo, l’Alto do Paraño (800m). Entro nella provincia di Pontevedra per arrivare a Portela de Lamas (767m). La Serra do Candán è veramente tranquilla, è un vero piacere pedalare in questa regione. Transito ancora l’Alto de Penadoira (854m) poi Porto Candán (845m), 119.mo ed ultimo passo del mio viaggio. Mi fermo a Silleda per un rifornimento. Questa volta sono sicuro di raggiungere Santiago nella serata. Attraverso il fiume Ulla ed entro nella provincia A Coruña. Percorro gli ultimi chilometri sul sentiero dei pellegrini. Verso le 18:00 arrivo sulla piazza della cattedrale. Incredibile la differenza di emozione rispetto al 2009. Oggi non è l’emozione in relazione alla scoperta di questo magnifico sito riempito di storia, ma è piuttosto un’emozione personale legata alla riuscita del mio obiettivo. Essendo molto motivato nel rientro a casa, non perdo tempo. Vado rapidamente a far timbrare il mio libretto e ricevere la mia “Compostela”. In seguito, cerco un meccanico che si occuperà dell’imballaggio e della spedizione della “randonneuse”. Uno svantaggio… non essere nella comunità europea…! Devo pagare 110€ al posto di 80€ per la sua spedizione in Svizzera ! La riceverò con le borse, 10 giorni più tardi direttamente a domicilio, dopo aver transitato da Parigi, ai Paesi Bassi, Zurigo, Ginevra, ancora Zurigo e finalmente Mendrisio ! Da notare che le ruote, i parafanghi, i portabagagli non sono stati smontati. Unicamente i pedali sono stati tolti e messi in un sacchetto di plastica. Il manubrio è stato semplicemente “girato”. Un’osservazione: Nessuna foratura, i mie copertoni Continental 700x28 hanno resistito bene ! Dopo aver riservato il biglietto d’areo in un agenzia di viaggio, posso finalmente fare la doccia all’hotel San Carlos. Sono le 20:30. Ritorno accesso diaporama 2 foto Con il taxi e senza bagagli, lascio l’albergo alle 5:00. Dopo uno scalo a Madrid atterro a Milano verso le 12:00. Prendo il bus che assicura la tratta Milano-Bellinzona, poi il treno da Bellinzona a Locarno. Sono le 15:00. Mia moglie, che ritrovo con un gran piacere, mi aspetta alla stazione. Conclusione Questo viaggio ha rappresentato per me una seria sfida, non pensavo di poter raggiungere l’obiettivo in un solo tentativo e in 26 giorni. La malattia mi ha diminuito fisicamente, ma credo di essere diventato più forte mentalmente. Sono ben cosciente che sono in “sursis” (bisogna attendere 5 anni per essere dichiarato guarito) ma quando penso in che condizioni mi trovavo 2 anni fa e riuscire in questo Challenge è semplicemente meraviglioso ! Non dimentico Jocelyne, membro dei cento colli, privata dalla “ciclo-gioia” a causa di una sclerosi multipla. Ho pensato spesso al suo grande coraggio durante mio viaggio.
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